Once upon a time in Wonderland 2: La storia di Amara. Cap.13

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Amara e Will trasalirono:erano così rapiti dalla loro discussione che non si erano accorti di essere stati teletrasportati sulla cima del monte.Si trovarono davanti alle tre streghe:non erano brutte come pensavano e come si dicevano,anzi era abbastanza di bell’aspetto e molto giovani.
Si avvicinò a loro una delle tre,quella che sembrava più matura delle altre.
“Allora,come mai siete qui?”gli chiese,mettendosi davanti a loro con un tono minaccioso.
“Non essere così antipatica sorella”disse “sono nostri ospiti’e si avvicinò a Will con un tono seducente,passandogli un dito sul petto “e gli ospiti si trattano bene”disse sbattendogli le ciglia e,avvicinandosi al suo orecchio,gli sussurrò “e io sono un’ottima padrona di casa”.
Amara alzò gli occhi al cielo,un pò seccata e un pò disgustata dal modo provocatorio della donna,e cambiò subito argomento “Io sono la figlia di Alice e…”
“So chi sei ragazza”le disse la terza strega che si era materializzata dietro di lei,facendola trasalire “Noi sappiamo tutto.E sappiamo che vuoi annullare l’effetto della pentola.” Si mise di fronte ad Amara e la fissò negli occhi “Sai Taron cosa ha sacrificato per la pentola?”
Amara sostenne lo sguardo e le rispose affermativamente.A quel punto,Will prese la parola “Ehy,forse hai dimenticato di dirlo a me”
“Scusami,tra questa che ti fa la corte e la tua ex,pensavo fossi impegnato”rispose sarcasticamente Amara.
“Allora è il caso che qualcuno vi racconti bene come sono andate le cose”e la strega matura inizió a raccontare.

Dopo aver passato varie peripezie,Taron era arrivato al cospetto delle 4 streghe.Doveva riavere la sua pentola.Con quella avrebbe avuto tutto il potere di cui aveva bisogno.
Arrivato sul monte,si inginocchiò e iniziò a invocarle.
“O mie signore,sono il vostro umile Taron,il vostro servo.Vi prego di ascoltare la mia invocazione e di palesarvi davanti a me”
All’improvviso,apparve una delle streghe.Era molto bella,con una pelle chiara e occhi azzurri,e dei bei capelli lunghi scuri.”Siamo impegnate,non dovresti disturbarci così,Taron.”
Taron si alzò e si inginocchiò,poi si rialzò e si rivolse alla strega “Iris,mi serve la pentola.Il mio paese sta per essere attaccato da un potente stregone,e solo la pentola può aiutarmi a contrastarla”
Iris prese un fiore che stava crescendo lì intorno,lo colse e se lo portó al naso,inalandone l’odore.Poi si voltò verso Taron “Ne sei sicuro?” E mano a mano si avvicinava a lui e il suo sguardo diventava implacabile “Io non credo.So cosa ti sta succedendo.La smania di potere ti sta accecando e diventerá sempre peggio.Sai cosa serve per attivare la pentola?Il sacrificio di ciò che ami di più.Sei pronto a sacrificare questo prezzo?”
“Si tratta del mio popolo”le rispose Taron “devo preservarlo
“Non è vero,sai che so leggere nel pensiero e conosco le tue intenzioni.Quindi non posso darti il mio aiuto”Iris si voltò per allontanarsi,quando all’improvviso si sentì trapassare da una lama “Mi dispiace Iris,davvero” Taron le strappó il medaglione che la strega aveva al collo,e che conteneva la formula per far apparire la pentola.E scappò.

A un certo punto,Squitti uscì dalla borsa di Amara,e iniziò a narrare
Una volta a casa,si chiuse nelle sue segrete,aprì il medaglione,prese la pergamena e pronunciò la formula “Pentolae sanctum vincit” e si aprì una voragine da dove uscì la pentola.
In quello stesso istante,Ailin varcò la soglia “Taron dov’eri finito?Dove sei stato fin ora?”poi guardò sgomenta la pentola “No Taron,sei andato a prendere la pentola?”
Taron si avvicinò a sua moglie “Non capisci Ailin?Posso dare un futuro migliore a Saul,posso dargli il meglio”le disse stringendola tra le braccia
“Non è vero”Ailin si staccò dalla presa di suo marito “Il meglio per lui siamo io e te.Questo è il meglio PER TE!Come sei egoista!Mi fai schifo.”Disse queste ultime parole con disprezzo,si voltò e stava uscendo via “Dove vai?”disse Taron “Ho bisogno di te,non andare via”
Ailin si voltò,e gli disse “Vado via da te,Taron.Addio.E prendo Saul con me.”
“Ho detto che ho bisogno di te”Taron attirò a sè sua moglie con la magia,la prese per il collo e la innalzò sulla pentola.Ailin non riusciva a parlare,ma lo supplicava con lo sguardo.”Quando ho detto che avevo bisogno di te,intendevo letteralmente.Ti amo Ailin” e la gettó nel calderone.Dalla pentola uscì fuori un liquido che,strisciando sul pavimento,prese possesso di Taron.

“Cercò di convincermi che avevo avuto un incubo,e ci riuscì”disse Squitti con lo sguardo basso “ma quando cercò di fare lo stesso con Alice e con Amara,e quando lo ha fatto con me,ho capito che avevo visto tutto ed era vero” guardò Will e anticipò la sua domanda “Come lo so?Sono Saul,il figlio di Taron.Mi ha sacrificato nella pentola,ma non so perchè non sono morto.”
“Ora sapete cosa serve.Un sacrificio d’amore.Dovete sacrificare qualcosa o qualcuno che amate.E libererete la pentola e il reame.E riavrai tua madre.”
Dopo ciò,si ritrovarono nella valle.
Will andò da Squitti “Mi dispiace tanto roditore,mi dispiace di averti trattato male.”
“Non potevi saperlo Will “rispose lo scoiattolo “E poi tu fai il duro ma mi vuoi bene”
Amara intanto si era immersa in un mutismo che non era da lei,stava riflettendo sul da farsi. “Allora,devo avvicinarmi a Taron.”
Will la guardava e le si avvicinò,mettendole una mano sulla spalla “Come vuoi avvicinarti?Amara,è pericoloso.”
“Mi dispiace Will.Mi dispiace per quello che ti ho detto.Mi dispiace per il litigio di prima”Amara alzò gli occhi e lo guardò con uno sguardo molto dolce.”Sei un vero amico”
Will si sentì un pó a disagio alla parola amico,non sapeva se era perchè Amara stava esternando un sentimento,o perchè per lui la ragazza ormai non era un’amica.
“Allora,come vuoi avvicinarti a Taron?”le chiese Will.
Amara sorrise,e rispose “Rumple mi ha insegnato un paio di trucchetti”e lo guardò dritto negli occhi “Credo sia ora di metterli in pratica”.

By  Roberta


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