Recensione 5×09 “The Bear king”

 

Prima di iniziare questa seconda recensione volevo dire un immenso GRAZIE a chi ha seguito e commentato la mia prima recensione sul sito e su i vari canali Facebook, ho letto dei commenti che mi hanno fatto davvero tanto piacere 🙂

Adesso bando alle ciance e iniziamo con la recensione del secondo episodio dello speciale di due ore, The Bear King.

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Leggendo i commenti postati in diversi siti a tema Once Upon a Time che frequento, ho notato che questo episodio ha parecchio diviso gli spettatori creando due fazioni: chi ha stroncato l’episodio considerandolo un semplice filler che nulla ha portato alla trama principale e chi invece l’ha trovato molto gradevole soprattutto per i due attesi ritorni che ha sancito questo episodio: Ruby e Mulan.

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Io sono dell’idea che l’episodio è per forza di cose più debole di quello precedente ma nonostante ciò ho riassaporato un po di quelle atmosfere tipiche dell’impostazione della prima stagione e trovo sia stato giusto collocarlo in questo appuntamento speciale perché è riuscito a spezzare tutta l’ansia e l’adrenalina della puntata precedente  ma al contempo ha arricchito di nuovi tasselli il grande mosaico di questa quinta stagione di Ouat.

Ma veniamo all’episodio.
Dopo il salvataggio dei suoi tre fratelli ed essere riuscita a  ristabilire la leadership nei confronti dei clan di Dunbroch, Merida è adesso pronta a diventare Regina del suo regno ma la felicità del momento è spezzata dall’arrivo della Strega che reclama la restituzione di un magico Elmo che anni prima Re Fergus, il Re Orso, ha chiesto alla strega come aiuto nelle sue battaglie in modo tale che i suoi uomini fossero obbligati a seguirlo in battaglia anche se questo significava andare incontro a una missione suicida, sebbene giustificata dagli alti ideali del Re.

La puntata si sviluppa in due distinti piani temporali, nella terra di Dunbroch passato e presente si mischiano e se da un lato vediamo una giovane e inesperta Merida, con nessuna esperienza nel campo di battaglia ma con la voglia di essere al fianco del padre per dimostrare a se stessa e ai clan quanto effettivamente valga, dall’altro ,nel presente, troviamo l’eroina che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare: coraggiosa, fiera e ribelle che parte senza esitazione ala ricerca dell’Elmo magico per salvare il suo paese dalla Maledizione minacciata della Strega.
Ad aiutarla nell’impresa ecco il primo, graditissimo, ritorno della stagione: Mulan che si rivela essere un personaggio chiave nella formazione di Merida e che ha contribuito a renderla la donna che è oggi.
La Mulan che ritroviamo nel presente è però profondamente diversa da quella che anni prima la Ribelle aveva conosciuto:  troviamo un soldato mercenario, alla deriva, completamente cambiata rispetto alla Mulan che ci ricordiamo. Sotto compenso decide tuttavia di aiutare Merida nella sua ricerca. Ricerca che viene ostacolata da una coppia che ho trovato perfetta: Artù e Zelena.

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Quest’ultimo infatti vuole impadronirsi dell’ Elmo in modo tale da avere i soldati di Camelot dalla sua parte ora che Merlino non è più sotto il suo controllo. E chi poteva aiutarlo in questo diabolico piano se non la Perfida Strega?

Al duo formato da Mulan e Merida si aggiunge nel frattempo anche l’altro attesissimo ritorno: Ruby. Scopriamo dunque il motivo per cui non è stata più vista a Storybrooke e con una spiegazione convincente ci viene rivelato  che Tiny (Scricciolo) al termine della battaglia con Zelena era riuscito a far germinare un altro fagiolo magico e  Ruby intende utilizzarlo perché non si sente adeguata a Storybrooke, non si trova tra  suoi simili. Dopo un dialogo con Mary Margaret, collocabile temporalmente dopo la presentazione di Neal agli abitanti di Storybrooke, Ruby parte per tornare nella Foresta Incantata tramite un portale.  Spero adesso che gli autori le cucino addosso un ruolo e una storia degna del suo personaggio!

Ritornando al personaggio di Merida, protagonista indiscusso della puntata, ho apprezzato tantissimo la sua evoluzione.

Nei fashback vediamo Merida accompagnare Re Fergus al campo di battaglia ed è lì che per la prima volta la giovane può iniziare a capire cos’è realmente la guerra.
L’orrore dei combattimenti è intuibile dagli occhi dei soldati intenti a scrivere le loro ultime volontà prima di affrontare quella che probabilmente sarà per loro l’ultima battaglia.
E nel tentativo di rendere conscia la figlia di ciò che la circonda, Fergus, assolda Mulan per insegnarle l’arte del combattimento.
Merida imparerà tuttavia la crudeltà e l’orrore della guerra nel modo più doloroso: vedrà morire sotto i suoi occhi il padre per mano di un altro Re, completamente in antitesi con Fergus. Artù è colpevole di aver ucciso il re Orso. Artù vigliaccamente ha colpito alle spalle il suo avversario.
E penso che sia questa contrapposizione Artù, Fergus (e Merida) uno dei tratti più interessanti dell’episodio. Da una parte troviamo un sovrano che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare/odiare nel corso di queste puntate.  Un sovrano senza scrupoli che pur di veder realizzato il suo sogno di gloria e di realizzazione personale non esita a ricorrere alla magia per assoggettare una popolazione, la sua amata, per vendicarsi nei confronti di Merlino che lo ha illuso con quelle storie sulla Profezia,che lo ha portato ad avere una spada Spezzata, spezzato com’è il suo regno che si fonde sull’ illusione e sulle bugie. E ancora una volta Artù vuole ricorrere alla magia per imporre la sua folle volontà al suo esercito grazie all’Elmo magico.
Dall’altro troviamo Fergus, esempio di rettitudine, dagli alti valori e ideali ed è proprio grazie a questa sua forma mentis capisce l’errore nell’usare quell’oggetto. Si scopre infatti che il suo esercito non è frutto di un inganno magico ma che gli alti valori, il coraggio e la determinazione  sono stati ripaganti da una reale e genuina dalla fedeltà.
Caratteristiche e qualità che sono estranee ad  Artù e per sopperire a queste mancanze non può far altro che ricorrere alla magia, all’inganno e all’illusione.

Da tutto questo Merida trae un profondo insegnamento: per governare serve la lealtà del proprio popolo e per averla il governante  non deve imporsi  contro la volontà ma al contrario deve farsi portavoce del volere del popolo, essere una figura carismatica condividendo la propria causa e i propri ideali , sacrificandosi se necessario com’è è accaduto al re Orso.

Forte di questo insegnamento, e dopo un commovente colloquio con il padre defunto, le strade tra Merida , Mulan e Ruby si dividono. Merida è intenzionata più che mai a vendicare la morte del padre e a fargliela pagare ad Artù mentre Ruby e Mulan decidono di partire insieme , nella speranza di ritrovare entrambe l’identità che per un motivo o per un altro hanno perduto.


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